Villa Siciliana Taormina Sicily
L’Etna è il più grande vulcano d’Europa, caratterizzato per la frequenza delle eruzioni che si ripetono continuamente sull’area superiore, raggiunge oggi la vetta di circa 3.350 m. Le più disastrose eruzioni furono quelle del 1669 e del 1928. Alla base del cratere centrale, a 2.942 m, è situato un osservatorio. La vegetazione presenta una tipica stratificazione altimetrica: una zona coltivata fino a 1.300-1.400 m, seguita da una zona boschiva, fino a 2.000 m, e da una deserta.
L’escursione sull’Etna è una delle più grandi attrazioni turistiche ed è fortemente consigliata. L’ascesa al vulcano può essere effettuata sia dal versante nord che dal versante sud. I due percorsi offrono panorami e caratteristiche diverse. Più brullo, nero e desertico il percorso che da Nicolosi porta al Rifugio Sapienza, immerso nel verde il tratto che conduce a Piano Provenzana. Tutte le stagioni sono interessanti e hanno il loro fascino: in primavera è bello osservare la fioritura, l’estate è avvantaggiata dal punto di vista meteo, mentre il periodo invernale è interessante per chi pratica sci di fondo.
A circa 2 km e mezzo dal centro di Taormina, in posizione dominante si trova Castelmola, un delizioso paesino con poco più di mille abitanti. Le origini di Castelmola risalgono al periodo pre-ellenico. La denominazione trae ispirazione dalla conformazione del grande masso su cui sorge che ricorda appunto una “mola”. Forse per la sua posizione sopraelevata fu un tempo la vera acropoli di Taormina, occupata adesso dal castello medievale, tuttora in buono stato di conservazione.
Il borgo mostra l’impianto medievale, il complesso ambientale non è stato alterato, condizione dovuta allo scarso interesse turistico che la città fino al recente passato ha esercitato. Oggi Castelmola è una ridente cittadina a forte vocazione turistica. Nei tanti locali caratteristici il visitatore può trovare ottima cucina siciliana, buon vino locale e il famoso “Vino alla Mandorla”, specialità offerta in assaggio a tutti gli ospiti. Non mancano antichi monumenti: i ruderi del Castello Normanno, la chiesa Madre, e quelle di S. Giorgio e di S. Biagio, la porta dei Saraceni con le cinta murarie.
Situata in una delle più belle rade del Mediterraneo, Siracusa è oggi una città dinamica che mostra ancora chiaramente il proprio grandioso e nobile passato. La caotica espansione urbana della parte moderna si è fermata alle soglie di Ortigia (la piccola isola adiacente alla costa, culla di Siracusa e il luogo per più lungo tempo urbanizzato della città) e non ha intaccato il fascino dei monumenti di età classica e lo splendore dei prospetti barocchi.
La fama di Siracusa è legata alla sua storia greca, quando la polis comandava sui mari insidiando la potenza di cartaginesi e romani fino a diventare il primo grande impero d’occidente. Di quell’epoca restano molte testimonianze, come la famosissima Fonte Aretusa, una fonte d’acqua dolce nel cuore di Ortigia, legata al mito di Aretusa e Alfeo celebrato da tanti poeti e scrittori e l’Acquedotto Galermi. Nell’area archeologica della Neapolis, l’antico cuore della città si trovano il Teatro Greco, l’Orecchio di Dionisio e a pochi passi si trova anche l’Ara di Ierone un altare monumentale voluto da Gerone II.
La città era anticamente difesa da una cinta muraria che aveva il suo apice nel Castello Eurialo, unico esempio di fortezza greca ancora intatta e mai espugnata, che dominava la città nel punto più avanzato. Per la sua costruzione e per la costruzione degli altri templi di epoca greca furono edificate diverse latomie, di cui la più famosa è la Latomia dei Cappuccini nella quale vennero rinchiusi i soldati prigionieri della guerra con Atene, lasciati morire di fame e stenti. Siracusa possiede anche alcuni templi parzialmente intatti, di cui il più famoso è il Tempio di Apollo, il più antico della Sicilia e collocato in Ortigia; mentre il Tempio di Zeus risulta essere il secondo tempio più antico della città.
La stessa Cattedrale non è altro che lo splendido Athènaion fatto erigere da Gelone dopo la vittoria di Himera: entrandovi si ripercorre la storia della religione in Occidente: dal naòs (la cella del tempio greco) è stata ricavata la navata centrale, mentre il perimetro delle navate laterali è segnato dalle possenti colonne doriche dell’antica peristasi.
Il fiume Alcantara, così chiamato dagli arabi perchè attraversava mediante un ponte di pietra presso Calatabiano, (al-Qantarah significa appunto il ponte), nasce sui Nebrodi e viene alimentato da una sorgente alle falde dell’Etna, poco sopra Randazzo, e dalle fiumare di Castiglione e di Francavilla. Sono delle gole alte fino a 25 metri e larghe nei punti più stretti 2 metri e nei punti più larghi 4-5 metri; il canyon naturale, a differenza di quanto comunemente si pensa, non è stato scavato nel corso di migliaia di anni dall’acqua. L’ipotesi più accreditata è legata ad un evento sismico che, con un movimento sussultorio fece letteralmente spaccare in due una vecchia colata lavica (attribuita all’Etna), consentendo all’acqua del fiume di insinuarsi al suo interno. Ciò è evidenziato dal fatto che la struttura delle pareti è intatta e spigolosa.
Vicino a Francavilla di Sicilia sul territorio di Motta Camastra in località Fondaco Motta si trova la gola più imponente e famosa dell’Alcantara, lunga per più di 6 km ma percorribile in modo agevole per i primi 3. La particolarità di questa gola consiste nella struttura delle pareti, create da una colata di lava basaltica (povera di silicio ma ricca di ferro, magnesio e calcio). La lava si è poi raffreddata lentamente, permettendo di creare forme prismatiche pentagonali ed esagonali, che richiamano la struttura molecolare dei materiali che la costituiscono.
A metà strada tra Catania e Messina (a circa venti minuti di autostrada o ferrovia), Giardini Naxos è raggiungibile in poco meno di un’ora dall’aeroporto di Fontanarossa. Naxos, fondata dai Calcidesi nel 734 a.C., fu la prima colonia greca di Sicilia. A partire dagli anni Cinquanta-Settanta la storia di Giardini, ormai rinomata Giardini Naxos, è strettamente legata alla sua vocazione turistica ed al suo straordinario sviluppo da piccolo borgo marinaro a grande capitale del turismo siciliano.
Da Vedere: a poca distanza, dal mare che lambisce la sua incantevole baia, Naxos offre al visitatore le vestigia del passato, come il bastione difensivo spagnolo del ‘600, sorprendentemente integrato in perfetta armonia con l’ambiente circostante, pur essendo un edificio squisitamente militare. Il Parco Archelogico ed il relativo Museo Archeologico che conserva innumerevoli reperti rinvenuti nelle varie campagne di scavo. Il Museo di Storia Naturale.
La città di Catania dista circa 50 km dal centro di Taormina ed è facilmente raggiungibile sia con i mezzi pubblici che con la propria auto. Dominata dall’Etna, ha molto da offrire al visitatore, a cominciare dal centro barocco con la Fontana dell’Elefante, simbolo di Catania, e la Fontana dell’Amenano (Acqua a lenzuolo), con i Palazzi dei Chierici e Pardo. Sulla stessa Piazza il Palazzo Senatorio (sede del Municipio) ed il Duomo dedicato a Sant’Agata (edificato nel XI sec. da Ruggero I e rifatto dopo il terremoto del 1963), seguito dal Palazzo Vescovile e da Porta Uzeda.
Da vedere il Castello Ursino dei XIII sec., il Teatro Massimo Bellini ed il Palazzo Biscari (il più bell’edificio civile della città), con all’interno un museo di archeologia. Immancabile anche una passeggiata in Via Crociferi a cominciare dall’arco di San Benedetto, fiancheggiato dalla Badia Grande e dalla Badia Piccola, dalle Chiese di San Benedetto e di San Francesco Borgia e più avanti il Complesso dei Gesuiti. Su Via Vittorio Emanuele si trova il Teatro Antico, in pietra lavica di forma romana ma di origina greca con annesso l’Odeon; non lontani dalla stessa via si trovano anche la casa di Giovanni Verga e la casa di Vincenzo Bellini.
Lungo Via Etnea oltre ai negozi è possibile ammirare: Piazza Università, Palazzo Sangiuliano, la facciata della Colleggiata, Palazzo San Demetrio, la Chiesa di San Michele Arcangelo, Piazza Stesicoro, con al centro i resti dell’anfiteatro romano, ed ancora Villa Bellini, da dove si può godere una bella vista sulla città, ed in alto a Via Etnea, con ingresso da Via Longo, l’incantevole Orto Botanico.
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